BAMBINI DIVERSI?

Febbraio 26, 2019

Curiose eh queste foto.
Ebbene, passeggiando per la città (Tokyo e Kyoto che non sono certo città di provincia) mi è capitato spesso di vedere bambini in giro da soli. Bambini anche in piccoli gruppi che vanno o ritornano da scuola indossando le loro belle divise scolastiche con calzettoni, scarpe di vernice, giacche, pullover a quadri senza essere accompagnati da un adulto.

alla fermata dell’autobus

Se è pur vero che in Giappone il tasso di criminalità è bassissimo, quale mamma alle nostre latitudini oserebbe fare una cosa simile? New york, Parigi, Roma… non credo proprio!

Cercando di capire questo “fenomeno” ho trovato un articolo della rivista Internazionale scritto da un antropologo culturale Dwane Dixon che spiega che questi bambini vengono educati da subito a poter contare sulla comunità, a rivolgersi a chiunque in caso di necessità.

bambini in pausa pranzo

I genitori giapponesi dando loro questa libertà di movimento ripongono senz’altro una grande fiducia nei figli, ma soprattutto nell’intera comunità. “I bambini giapponesi imparano presto che, in teoria, ci si può rivolgere a qualsiasi persona della comunità per chiedere aiuto”, dice.

Questo presupposto è rafforzato a scuola, dove i bambini a turno puliscono e servono il pranzo. Così “la fatica è ripartita tra diverse persone e le aspettative ruotano, e al tempo stesso tutti quanti sanno, per esempio, cosa significa pulire un gabinetto”, afferma Dixon.

Assumendosi la responsabilità degli spazi condivisi, i bambini sviluppano l’orgoglio di esserne responsabili e capiscono in modo concreto quali sono le conseguenze se fanno disordine, poiché dovranno pulire da soli. Questa etica si estende in senso lato agli spazi pubblici (ecco perché le strade giapponesi di solito sono così pulite). Un bambino in giro per la città sa di poter contare sul gruppo in caso di emergenza.

. «Tanti bambini in tutto il mondo sono autonomi», osserva Dwayne Dixon, «ma secondo me la cosa che più affascina gli occidentali in Giappone è il senso di fiducia e cooperazione che esiste, spesso tacito e non richiesto».

Ma da noi potrebbe funzionare?

ritorno a casa
bambini in metropolitana
a Tokyo

 


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